Spigolature d'archivio

Di seguito vengono proposte alcune curiosità, percorsi tematici, personaggi e avvenimenti che emergono dalle carte dell'Archivio della Congregazione.
Agnus Dei di ceraAgnus Dei di cera
Agnus Dei di cera

I monaci cistercensi e gli Agnus Dei di cera

Si chiamano Agnus Dei e sono dei piccoli medaglioni di cera sui quali da un lato è impressa l'immagine dell'agnello pasquale e dall'altro l'effigie di un santo.
Gli Agnus Dei venivano benedetti dal pontefice nella settimana dopo Pasqua, nel primo e settimo anno del suo pontificato. Le cere venivano poi distribuite ai fedeli, antica memoria della distrubuzione di pezzi del cero pasquale.
I monaci riformati di San Bernardo (detti Foglianti) residenti nel monastero di Santa Pudenziana e San Bernardo alle Terme a Roma, ottennero da papa Clemente VIII nel 1599, e poi in forma definitiva da papa Paolo V nel 1608, l'incarico in esclusiva ed in perpetuo di preparare gli Agnus Dei con la cera e gli stampi forniti dal Palazzo Apostolico. Estinta la Congregazione Fogliante nel 1802 ed aggregata alla Congregazione Cistercense di San Bernardo in Italia, il privilegio passò al monastero di Santa Croce di Gerusalemme.

L'Archivio della Congregazione conserva importanti documenti che testimoniano le attività svolte dai monaci di Santa Croce nel confezionamento delle preziose cere.


► Scopri di più


 
Lettera del Frediani all'Abate BenigniLettera del Frediani all'Abate Benigni
Lettera del Frediani all'Abate Benigni

Un abate ed un enigmista: Sisto Benigni e Ermenegildo Frediani

Da un lato l'Abate Sisto Benigni e dall'altro un viaggiatore, enigmista inventore della sciarada in Italia. E' quanto emerge dalla corrispondenza conservata tra le carte dell'Abate Benigni nel Fondo del Monastero di San Bernardo alle Terme di Roma.
 

La corrispondenza tenuta con l'Abate Benigni consiste in 39 lettere scritte dal Frediani tra il 26 giugno 1816 e il 21 maggio 1820, preziosi documenti che ricostruiscono nel dettaglio i suoi viaggi in Egitto ed Asia Minore e i suoi numerosi interessi.
Ad oggi risulta essere la raccolta più numerosa di lettere di Ermenegildo Frediani.


► Scopri di più

In evidenza una lettera di San Giovani BoscoIn evidenza una lettera di San Giovani Bosco
In evidenza una lettera di San Giovani Bosco

Un prelato amico dei monaci: il card. Domenico Maria Jacobini

Domenico Maria Jacobini nacque a Roma il 3 settembre 1837. In occasione della messa d'oro di Pio IX (11 apr. 1869), lo Jacobini organizzò con un gruppo di giovani una sottoscrizione che ebbe un risultato clamoroso: oltre 26.500 persone, apponendo la loro firma nell'apposito album, si impegnarono ad ascoltare la messa secondo le intenzioni del pontefice. La riuscita dell'iniziativa spinse quei giovani a organizzarsi in forma associativa. Nacque così, il 28 aprile 1869, il Circolo S. Pietro, destinato a recitare una parte importante nella vita religiosa e sociale romana dell'Otto-Novecento. Lo Jacobini diventò, sotto Leone XIII, uno dei personaggi più in vista della curia romana.  Il 2 giugno 1896 venne creato cardinale. Il 14 dicembre 1899, Leone XIII lo nominò suo vicario generale per la diocesi di Roma. Morì a Roma il 1° febbraio 1900 all'età di 62 anni.
Fu amico del monaco don Angelo Testa che insieme ad altri monaci fu il principale sostenitore della rinascita cistercense in Italia dopo gli incameramenti avvenuti da parte dello Stato tra il 1860 e il 1867.  Nel 1876 sotto la spinta di don Testa la Congregazione acquistò il monastero di Sant'Antonio a Cortona nel quale venne aperta nel 1883 la casa di noviziato per la formazione degli aspiranti monaci e a seguire un collegio per i giovinetti. Don Angelo Testa ricevette la benedizione abbaziale dallo stesso Jacobini.

Il Fondo del Monastero di Sant'Antonio di Cortona conserva la corrispondenza che il cardinale intrattente con varie personalità tra cui San Giovanni Bosco, don Michele Rua e Giuseppe Toniolo. Tra gli scritti sono presenti numerosi testi omiletici, varie conferenze e la bozza del "Regolamento del circolo San Pietro" di Roma. Numerosi inoltre gli scritti poetici che il cardinale ricevette in occasione di particolari ricorrenze.


 
Condividi facebook share twitter share pinterest share